Cos'è
'tina?
Bella
domanda.
Non mi è facile, né lo è mai stato, spiegare veramente cos'è 'tina.
La definizione più semplice è che si tratta di un piccola rivista
di letteratura. Ma, in realtà, neanche questo è propriamente vero:
le riviste, infatti, per loro natura, hanno una redazione, delle
uscite regolari e l'ambizione di raggiungere un numero piuttosto
ampio di lettori. Tutto questo per 'tina non esiste. Per cominciare,
non c'è una redazione, ma ci sono solo io; i numeri escono a scadenze
irregolarissime (praticamente quando ho voglia); infine, e soprattutto,
'tina viene prodotta in edizione numerata di 50 copie, e
non ho alcuna intenzione di aumentare tale tiratura, malgrado me
lo chiedano in molti.
Che
razza di criteri sono per gestire una pubblicazione di letteratura?
Non molto logici, lo so bene.
A dir la verità, 'tina non è nata neppure
con lo scopo di diventare una rivista da diffondere. Come spiego
nell'intro del numero 0, la primissima
edizione (in, credo, dodici copie) era stata realizzata solo per
una circolazione fra amici stretti. Avevo semplicemente raccolto
i fogli sparsi di diversi autori, così come me li avevano consegnati,
e li avevo graffettati in un'unica, rozza fanzine. Poi l'entusiasmo
è stato tale che ho deciso di proseguire e di aumentare un po' il
numero di copie. Pensavo di farne un paio di uscite e smettere.
Invece la cosa ha cominciato a diffondersi così tanto che continuare
è stato inevitabile. E oggi le introduzioni dei singoli numeri,
lette di seguito, sembrano proprio la cronaca di una escalation.
Ma ciascuno ha i suoi limiti, e il mio è 50.
A
volte mi dico che realizzare una una rivista destinata sempre a
esuarirsi è anche un modo per personalizzarla. E' la mia personale
giustificazione per non tentare di trasformare 'tina in qualcosa
di più professionale.
La verità è che mi piace mantenere 'tina in
questo ambito amatoriale perché così posso continuare a pubblicare
solo cose che amo realmente.
Di solito le riviste pubblicano i materiali che ricevono. Per 'tina
invece sono io che richiedo i testi agli altri: amici, scrittori
o anche sconosciuti di cui ho letto qua e là cose che mi sono piaciute.
Tuttavia, la nascita del sito Internet della rivista vuole ovviamente
essere un modo per superare alcuni dei limiti che la versione cartacea
imponeva, soprattutto in termini di diffusione, senza mutarne affatto
la natura.
Proprio recentemente, un giovane autore che aveva visto per la prima
volta un numero della rivista, ha detto che 'tina è come
una trasmissione radiofonica, dove i racconti sono i dischi e io
sono il dj. Mi è sembrata la definizione più originale e azzeccata
dello spirito che muove questa fanzine. Ed è così che vorrei che
fosse percepita da chi la scopre oggi in questa versione web.
Love,
Matteo
C
r e d i t s
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