GIUSEPPE CASA
Casa
è uno degli ospiti storici di tina, visto che
un suo racconto compariva addirittura nel numero 0. Da allora
suoi pezzi sono apparsi in numerose riviste di narrativa e sono
stati raccolti in un volume pubblicato da Transeuropa. Alla vigilia
del suo primo romanzo, torna su tina con un pezzo perfettamente
rappresentativo del suo modo scarno e acido di raccontare. La
storia di una bambina schiava che lavora per una ditta italiana,
ispirata a un fatto di cronaca. Lo stile di Casa fa molto sorridere,
il substato reale della vicenda fa spavento.
Dove c'è
un bambino
nelle notti malate sento la fame la sete il caldo,
la morsa del calore nel buio allora mi alzo bevo una ciotola di
tè verde mi passa tutto se sto calma un attimino.
da quando sono tornata a vivere qui a Zang Zhi nella
mia capanna nel villaggio dei poveri dove sono nata nellottantuno
la mia vita non è più bella come pensavo.
mi chiamo Yoshico e i miei genitori sono morti lanno
scorso di febbre gialla. In Cina cè questa febbrone giallo
che ti uccide.
qui a Zang Zhi non cè niente per me che sia
vita: nella capanna non cè niente per me che sia casa. Cè
la stuoia dove dormo e uno sgabello dove mi siedo a riposare e a
guardare la gabbia vuota delluccello. Qualcuno mi porta il
brodo di riso bollente e sto benone, ma però non tutti i giorni
a causa della vita di qui che è povera e contadina.
il mio sogno nel cassetto per essere sincera è di
farmi questa chirurgia plastica: mi faccio la faccia mi faccio il
seno mi faccio le gambe mi faccio anche un po di culo perché
voglio essere bella non brutta come sono adesso.
il governo Cinese purtroppo non fa niente per la
mia chirurgia plastica e sto aspettando perché la vita qui senza
la tecnologia moderna non è bella come quella che facevo una volta
a Honk Kong.
quando vivevo ad Honk Kong era tutto bellissimo
passavo le giornate dove lavoravo alla Zhili, nella fabbrica del
mio onorevole signore e padrone Takashi nello Shenzen che fa i prodotti
per la Bricco dove cè un bambino.
la Bricco dove cè un bambino è un tipo di
marchio italiano vincente che tira un casino e è entrata in tutte
le case cinesi oggi come oggi in Cina.
nella fabbrica della Bricco dove cè un bambino
lavoravo quelle dodici-quattordici ore al giorno guadagnavo dalle
cinquanta alle cento sterline al mese per cui stavo benone con le
mie compagne in mensa a mangiare tutti i giorni pollo alle mandorle
riso alla cantonese anatra allarancia nuvolette di gambero
vitello fritto quello che volevo.
i ragazzi che cerano ci corteggiavano un casino
con i mazzi di crisantemi gialli le orchidee rosse per cui dopo
era tutta una lotta, per noi facevano il Kung Fu e tutto il gusto
che cera tutti i sensi che cerano erano un impero dolcissimo
che volevi che non finisse mai questa tirannia dellamore.
e tutta questa vita che vivevo grazie alla Bricco
dove cè un bambino era la mia vita di Honk Kong che scorreva
felice come un fiume.
poi un giorno erano le due di pomeriggio del novantatrè
e stavo riposando un attimino nel dormitorio che cè nella
fabbrica della Bricco dove cè un bambino e è subito divampato
lincendio e tutti scappiamo scappiamo non troviamo una porta
aperta una finestra aperta da nessuna parte dentro la fabbrica della
Bricco dove cè un bambino, tutti i cancelli chiusi le inferriate
chiuse le porte sbarrate tutta la fabbrica chiusa per i ladri che
ci sono sempre.
le fiamme che cerano cercavano di prenderci
come lingue di draghi gialle rosse azzurre arrabbiati con noi ma
io scappavo scappavo dappertutto fuggivo dalle fiamme fumo orsacchiotti
fiamme biberon bavaglini fiamme fumo giocattolini fumo fiamme cinesine
che bruciavano si liquefacevano al fuoco veloce come delle barbie
allo spiedo.
per cui dopo io non risultavo tra le ottantasette
ragazzine incendiate carbonizzate, io ero una delle salvate con
lacqua con le ustioni sulla pelle saldata agli orsacchiotti
ai succhiotti ai biberon ai giocattolini della Bricco dove cè
un bambino.
grazie a Buddha sono ancora viva e un giorno forse
mi faranno la chirurgia plastica, mi faranno bella come ero prima,
ma per adesso ci sono tutti questi bambini che vengono da me a giocare
con tutte le cose moderne di Honk Kong che ho sulla mia pelle della
Bricco dove cè un bambino.
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