NUMERO 7, AGOSTO 1998
Sfidando ogni regola editoriale, questo nuovo numero di ‘tina esce in pieno agosto, proprio mentre tutti sono via. Ma la tentazione di approfittare degli ultimi giorni prima delle vacanze per completare questa uscita è stata troppo forte, e così, eccoci qua.
‘tina 7 presenta molte novità, in termini di autori, stili e anche di modalità di raccolta testi. In particolare, l’influenza di Internet comincia a farsi sentire in maniera significativa: ben due racconti arrivano dal web, uno dall’Italia e uno dagli USA. E altri contatti telematici si concretizzeranno nei prossimi numeri. Gestire questi nuovi rapporti con persone distanti e sconosciute mi rende il lavoro di redazione un po’ più impegnativo, ma anche notevolmente più stimolante, quindi ben venga. Non possono comunque mancare le consuete proposte di giovani autori, vero cuore pulsante di ‘tina. Appaiono per la prima volta su questa fanzine due scrittori davvero interessanti e originali come Paolo Nori e Davide Bregola, che hanno già dato prova delle loro qualità su diverse riviste amiche come “Fernandel” e “VersoDove”. Torna inoltre Alessandra Buschi, dopo un personale successo ottenuto col racconto apparso nel ‘tina al femminile. E torna infine anche Sandro Pallavicini, con un racconto bellissimo, ma dalla scrittura molto differente da quella che questa rivistina è solita ospitare.
Un numero all’insegna dei cambiamenti quindi. E subito dopo l’estate già si profila una speciale raccolta di curiosità letterarie dal titolo programmatico di ‘tina stranezze.
Nel frattempo, stay cool
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PAOLO NORI
Mi chiamo Learco e suono la tromba
Miasma e la rivoluzione copernicana
BOB LANGDON
Le mie avventure sessuali con John e Yoko
ALESSANDRA BUSCHI
Invisibilità
DAVIDE BREGOLA
La ragazza di Frenchi vuole un poster dei Joy Division
PIERSANDRO PALLAVICINI
Una preghiera per il 2000
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