Molte delle mail che ricevo chiedono quali siano le istruzioni per poter collaborare a questa rivista.
Ci tengo a dire subito una cosa: pubblicare su ’tina è abbastanza difficile, e non perché io faccia una selezione così severa, ma per una semplice ragione statistica. Le altre riviste ospitano mediamente una dozzina di racconti a numero ed escono tre o quattro volte l’anno. ‘tina ne ospita circa cinque e ha una sola uscita annuale. Capite bene che è una combinazione infelice in termini di spazi e disponibilità.
‘tina è composta sia da racconti su commissione (vale a dire da contributi che personalmente richiedo ad autori di cui ho apprezzato i romanzi o alcuni racconti pubblicati altrove) che da racconti di sconosciuti che ricevo via mail.
Una volta avevo il tempo per poter rispondere a tutti, oggi non è più così, soprattutto data la mole di racconti che ricevo settimanalmente. Cerco di leggere tutto quanto e se c’è qualcosa che mi colpisce particolarmente mi faccio vivo io. Se non ricevete risposta entro un paio di mesi è probabile che abbia letto il vostro testo e ritenuto inadatto alla rivistina. Sorry.
Detto questo, non esistono istruzioni particolari per poter collaborare. Ci sono tuttavia alcune regole che chiunque dovrebbe tener presente prima di inviare alcun tipo di contributo:
– ‘tina è una rivista di narrativa, in particolare a un tipo di scrittura lieve, dal taglio molto attuale e discorsivo, con forti connotazioni pop. Il che vuol dire tutto o niente, me ne rendo conto, ma almeno spero serva a chiarire che se scrivete favole per bambini, poesie romantiche, saggi scientifici o critica letteraria, questa NON È la sede adatta a cui inviare le vostre opere.
– Aver sfogliato on line almeno un numero di ‘tina aiuta a capire di cosa si tratta e sarebbe auspicabile farlo prima di scrivermi.
– Nella mail di accompagnamento al racconto ditemi due o tre cose di voi (chi siete, cosa fate, se avete già pubblicato da altre parti, se è il primo racconto che scrivete, ecc), in modo che possa conoscervi un minino.
– Assicuratevi che sugli allegati ci sia il vostro nome, cognome e indirizzo mail, altrimenti una volta che li scarico sul mio computer diventano dei testi anonimi. Roba da non crederci, il 50% della gente che mi invia materiale da leggere non ci mette neppure il proprio nome sopra. A volte ho dovuto buttare via racconti che avrei pubblicato volentieri solo perché non erano firmati: evitate lo stesso errore.
– Inviate un racconto o due, non quattordici tutti insieme. E ricordate che ‘tina non pubblica né romanzi, né poesie, quindi non ha nessun senso spedirmeli.
– Tenete presente che ‘tina è una rivista del tutto amatoriale. La pubblicazione in un numero non viene retribuita, non comporta nessun obbligo editoriale e/o di esclusiva di sorta (i racconti sono e restano vostri). Tuttalpiù rappresenta una finestra sulla Rete per essere letti e scoperti da un certo numero di attenti lettori. No less, no more.
Spero sia tutto chiaro. Sono stato un po’ brusco? Lo so, ma ho imparato a mie spese che è meglio essere chiari e diretti prima, per evitare delusioni e malintesi dopo.
L’indirizzo a cui scrivere è: tina@matteobb.com