Ormai ‘tina ha spontaneamente raggiunto la natura di semestrale. Due numeri all’anno (perché di più non riesco), ma con caparbia perseveranza.
Dopo lo speciale “Dizionario Affettivo 2.0″, questo secondo numero targato 2011 è all’insegna della novità totale, presentandovi cinque autori mai apparsi prima su queste pagine: quattro narratori e un poeta.
La poesia è una rarità per ‘tina e in questo caso l’eccezionalità è doppia perché si tratta addirittura di composizioni in dialetto. (Qui non si smette mai di stupirvi, eh?).
Fra i racconti invece ne troverete ben due a tematica musicale, tanto che per qualche settimana ho cullato l’idea di cercarne altri per fare un numero a soggetto. Poi mi sono detto, perché aspettare di raggiungere un numero sufficiente per un’uscita monotematica e tenere questi mesi nel cassetto? Quindi, vive la liberté!, nessun legame narrativo: due storie parlano di concerti, una racconta di un innamoramento balordo e la quarta è il flusso di coscienza di un precario sardo.
Le mix c’est chic!
Matteo
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