NUMERO 2, FEBBRAIO 1997
Ed eccoci arrivati al secondo numero ufficiale di ’tina.
In questa edizione compaiono sia nomi nuovi che amici già apparsi in ’tina precedenti, oltre ad alcuni inediti d’autore.
Un bel mix, devo ammettere, e anche se in ’tina non c’è molta premeditazione (il materiale appare praticamente secondo l’ordine di consegna degli autori), l’insieme mi sembra spontaneamente ben equilibrato.
Novità: ho inaugurato anche una rubrica di news, per informare i lettori degli eventuali progetti paralleli a questa fanzine.
Infine, come ogni rivista che si rispetti, finalmente anche ’tina ha il suo gadget. Ed è un gadget coerente con lo spirito della fanzine, chiaro. Si tratta di un numero unico ed irripetibile (in realtà, è solo un tentativo) di una rivistina sulle merci, ideata e realizzata da Alberto Forni. Non male, eh?
Dalla prossima volta partiremo con le videocassette, i corsi d’inglese multimediali, e così via. Nel frattempo,
love
PIERSANDRO PALLAVICINI, “Il mio fantasma preferito”
CARLO NOTA, “L’invenzione del giallo”
MARCO MANCASSOLA, “Uomini”
CAIO FERNANDO ABREU, “Natura viva”
GILBERTO SEVERINI, “Arrivi e partenze”
ALBERTO FORNI, “E’ solo un altro dei tuoi racconti dove non succede mai niente”