OMAGGIO A SEVERINI |
MICHELE MONINA è tutta vita by night è unaltra notte calda torrida e senza vento quel tipo di notte che spinge la gente a fare cose umide e segrete e dire che siamo a novembre e non mi trovo certo in uno di quei posti esotici dove andava a girare i suoi film elvis con tutte quelle tipe vestite solo di ghirlande e ukulele che mica era scemo lui il re e io invece sto qui e per qui intendo milano la metropoli il cuore dacciaio della nazione e fa più caldo che tra le palle di un cocker per capirsi e se sto qua manco a dirlo è per colpa di una donna questa è una canzone che avete già sentito ne sono sicuro a radio italia solo musica italiana è la radio che ti tiene compagnia ti regalerà la felicità radio italia solo musica italiana a milano via felice casati due che la donna in questione è marina la mia donna ma se volete voi la potete anche chiamare guaio che da quando lho vista la prima volta tanti anni fa mi ha mandato al tappeto e adesso è di là e per di là intendo nel cucinino del nostro monolocale e sta preparando da mangiare la cena che tra un po dovrebbero essere qui i miei amici milanesi alberto e matteo bì e io sto di qua e per qua intendo affacciato alla finestra del nostro monolocale a circa trenta centimetri dal cucinino che voi dovete capire voi che vivete nella cara vecchia amata provincia che quando si è in un posto come questo una città come milano in un monolocale di trentacinque metri quadri qui ci si deve arrangiare e allora si deve cominciare a considerare realmente questi quattro metri come una casa vera e propria per cui si deve parlare del divano letto di volta in volta come del salotto o della stanza da letto a seconda delluso che si fa del suddetto divano o letto e così anche per il tavolo e per la libreria che questi sono piccoli trucchi piccoli accorgimenti che servono a rendere più vivibile una casa in miniatura oltre a una buona dose del buon vecchio geienbì ovviamente ma questa è unaltra vecchia storia e così io sto qua affacciato alla finestra mentre marina sta dietro ai fornelli e se sto alla finestra è per due precisi motivi e cioè per il fatto che fa una caldo davvero insopportabile e per il fatto che i miei amici alberto e matteo bì sono in ritardo e quindi temo che non riescano a trovare la via di casa che poi la via sarebbe via vallazze zona piola che anche questa è una cosa strana di questa città il fatto che qui le zone si chiamano coi nomi delle fermate della metropolitana e non viceversa e infatti io sto in una strada di milano neanche troppo piccola ma per far capire agli altri dove vivo devo dire che sto in zona piola che poi per me resta sempre il vecchio caro centravanti della nazionale italiana anni trenta quella di meazza per capirsi che poi meazza è quello che ha dato il nome allo stadio di milano e che è diventato famoso per aver tirato un calcio di rigore non so bene in che occasione con le braghe calate che comunque a questo di voi non dovrebbe fregare un beneamato che io sto qua affacciato alla mia finestra e davanti agli occhi ai miei occhi ormai senza innocenza vedo lincrocio tra la suddetta via vallazze e viale lombardia e adesso vedo in mezzo alla strada un mucchio di immondizie di fogli di carta e di immondizie trasportati dalle macchine che questo non ve lho detto ma sono le nove di sera e cè un traffico come neanche nel letto di marta marzotto ai tempi doro e tutte queste maledette scatole di latta si stanno trascinando in giro queste immondizie e cè chi sacramenta con la testa fuori dal finestrino e allora penso che ci deve essere stato un coglionazzo qualsiasi che ha ben visto di buttare limmondizia dalla macchina visto che a milano non esistono i cassonetti se non differenziati e adesso qui si sta creando lingorgo che voi dovete sapere che qui in questa fumosa città da bere il vero inquinamento non è quello che tutti conosciamo lo smog ma linquinamento sonoro il rumore insomma per capirsi che anche in piena notte si sentono un sacco di clacson e frenate sgommate che sotto casa mia cè un cazzo di semaforo e quindi anche di notte cè sempre il solito coglione che vede bene di partire come se fosse sparato dritto dritto dalla pellicola restaurata di gioventù bruciata come se unavvenente signorina avesse fatto cadere a terra il suo fazzoletto segnale dello start che poi già che ci sono lo voglio raccontare che io soffro di insonnia che questo è un classico di quelli come me e quindi ho faticato pure di più per prendere sonno in terra straniera e letto straniero e alla fine dopo un tre settimane che ero qui in questa casetta ho detto a marina che era mia intenzione farmi una sacrosanta dormita almeno la prima in terra straniera io stranger in the night e così un venerdì sera dico a marina che non ci sono santi e la mattina dopo che poi lo avrete capito è sabato mattina voglio schiantare come se fossi un biemmevù nuovo fiammante nelle mani di un coglione di figlio di papà infarinato come una cotoletta in una strage of saturday night bum contro un albero e mi ci sono pure messo di impegno però a un certo punto imprecisato della notte sento un rumore come se fossi stato nel culo di un bassotto che aveva preso a scoreggiare e invece non ero nel culo di nessun bassotto ma nel mio letto e non era proprio notte almeno non da un punto di vista tecnico che erano le sei della mattina anche se poi le sei del sabato mattina forse è ancora notte e comunque nel mio mondo personale era sicuramente notte e il rumore assordante e tremendo altro non è che un martello pneumatico e il motivo per cui questo martello pneumatico è venuto è entrato nella mai vita è arrivato come una tempesta estiva a scardinarmi i coglioni è che la città di milano ha deciso di cambiare non so che tubatura in viale lombardia e quale momento più adatto per iniziare i lavori che le sei di un cazzo di sabato mattina domando e infatti così è stato alle sei hanno cominciato e a mezzogiorno hanno finito tutto come la signora che cominica presto finisce presto e di solito non pulisce il water cioè hanno rotto la strada e poi hanno tolto i tubi vecchi hanno messo i tubi nuovi e poi di seguito correndo come un vecchio colpito da un attacco di diarrea hanno chiuso la strada entro mezzogiorno proprio lora in cui io pensavo di alzarmi il tutto in nome della tanto famosa efficienza milanese che io per un lungo minuto un minuto durato circa un paio di ore ho pensato di affacciarmi alla finestra sempre la stessa finestra a cui sono affacciato adesso che solo questa cè e io affacciato a questa finestra ho pensato di sparare sulla folla come quel pazzo nella famosa domenica insanguinata domenica e adesso sono di nuovo qui alla finestra a guardare le macchine e la merda che si stanno trascinando dietro e allora istintivamente mi sporgo verso via porpora alla mia sinistra e guardo il muro con ledera che poi è il muro dove è salito il ladro che ha ben visto di movimentare uno dei miei primi giorni milanesi che voi dovete sapere che erano circa una ventina di giorni che vivevo qui quando sento la mia padrona di casa che vive di fianco al mio monolocale e io sento questa vecchia signora bussare in maniera concitata alla porta e gridare il mio nome e allora io istintivamente mi dirigo verso la porta attraversando il soggiorno il corridoio e lingresso cioè facendo quei due metri che dividono il mio computer dalla porta e mentre faccio questo percorso penso che il vecchio il mio padrone di casa ci ha tirato le cuoia adieu adieu addio al mondo che non è proprio un fresco uomo e invece quando apro cè la tipa la padrona di casa che mi dice mi farfuglia dovrei dire che cè un ladro dentro casa sua e poi mi dice pure che lei lha chiuso a chiave dentro che ha imparato questa tecnica dalla visione del commissario derrick e io allora mi decido a entrare in casa sua a far saltare qualche otturazione al malvivente e invece la padrona mi blocca la strada e mi ritrovo non so neanche perché a telefonare alla madama che poi non è una cosa che mi piace molto che io non voglio avere niente a che fare con le forze dellordine e così io sono costretto a fare coraggio alla signora mentre aspettiamo che arrivi la pula e poi dopo una ventina di minuti mi ritrovo in strada a parlare con i gendarmi e con le due mignotte che sono sempre in servizio proprio allangolo tra le due strade proprio sotto la finestra dove adesso sto affacciato e il ladro ovviamente è scappato non so neanche più da quanto tempo che comunque adesso mi comincio anche a preoccupare che i miei amici alberto e matteo bì sono ragazzi puntuali e così vado a vedere se per caso non sono in giro per via vallazze dallaltra parte verso lambrate cioè vado a dare una sbirciatina dal balcone che ho nel bagno che voi dovete sapere che ho sì un monolocale di trentacinque metri quadri ma ho anche un bel balcone che da in via vallazze proprio di fianco allinsegna verde dellalbergo montecarlo e quando mi affaccio capisco il motivo di quelle immondizie in strada e dellingorgo che ne è conseguito che voi dovreste esserci e vedreste una troia qui della zona che sta gettando sacchi dellimmondizia contro le macchine che sono bloccate al semaforo e la troia è una bionda tutta scollata con tanto di drago yakuza tatuato sulla spalla nuda e le tette siliconate e la bocca da puttana e tutto il resto una che si vede battere qui intorno forse in viale abruzzi non ricordo bene e proprio laltro giorno passando lho sentita litigare col suo pappa che io pensavo fosse un albanese o una cosa del genere e invece quando lei ha protestato che se lui si prendeva tutti i soldi lei non sarebbe potuta tornare a casa in taxi lui le ha risposto sono cazzi tuoi in splendido accento calabrese e adesso la troia fulminata e fuori come una loggetta tira una bottiglia contro un pullman di linea blu che è fermo per il rosso del semaforo e per lingorgo e mi incazzo pure non tanto per il pullman blu che questi sono cazzi suoi ma per il fatto che la troia ha tirato le immondizie tutto intorno alla mia macchina e sicuramente qualcosa qualche sporcizia ci sarà pure rimasta attaccata addosso alla mia medesima macchina che io la tengo parcheggiata proprio davanti al portone di casa che per portarla su a milano mi sono pure dovuto comprare bullock lantifurto con le palle che sennò me la inculavano ciulavano direbbero qui e invece è troppo nuova per essere inculata e poi lo slogan bullock lantifurto con le palle lhanno coniato nella mia città natale ancona nellagenzia di pubblicità dove lavorava marina la mia donna prima di venire a milano a lavorare per libiemme quella dei computer e poi quando la troia smette di fare casino che detto così sembra anche legittimo io scendo in strada e controllo se ci sono danni alla vettura ma non ce ne sono ma ci sono invece tre marocchini che prima non avevo notato e così da vero creatore di fiction ipotizzo una storia di sesso non pagato o di portafoglio inculato ciulato e mi chiedo dove cazzo è il tipo calabrese quello che non se ne fotteva del mancato pagamento del taxi che anche i pappa come tanti altri professionisti non ci sono proprio quando sarebbero necessari ma subito abbandono la narrativa e mentre sto per rientrare nel portone vedo i miei due amici che arrivano e così mostrata loro la casa ci possiamo accomodare a tavola e mangiare e la serata scivola via tranquilla tra vino e parole anche se per la cronaca dopo circa dieci minuti che si era a tavola a mangiare mi sono dovuto affacciare al balcone che sentivo nuovamente urla e grida e sirene e ho temuto un nuovo show della puttana che così in effetti era che la puttana era in piedi sul davanzale di una finestra dellalbergo proprio quella di fianco al mio balcone quella con la scritta verde a neanche due metri sulla mia destra e minacciava la polizia sottostante e i tre marocchini un po più in là di gettarsi di sotto e io un po ho temuto che tuffandosi rovinasse la mia macchina che è sì assicurata contro i danni ma dubito che tra questi danni sia compresa anche la caduta troie e in più ho pagato pure tre testoni supplementari per farla metallizzata poi però la tipa è scesa è stata arrestata da due pulotti che sicuramente lhanno portata in una via della periferia se la sono sbattuta un po a vicenda e poi lhanno lasciata andare salvo poi farsi rivedere di volta in volta e così sono rientrato dentro con marina la mia donna che diceva peccato che non si è buttata che tanto siamo solo al primo piano e al massimo si schiantava un gamba la troia e poi si è ripreso a mangiare a bere e a parlare di scritture come quella volta al bar del vicolo di osimo davanti a una menta fresca ti ricordi quella volta in cui si parlò del mio primo libro e dellimportanza di avere una voce propria un proprio stile un proprio ritmo e dellimportanza di avere sempre qualcosa da dire e tu mi dicesti pure che venire qui a milano sicuro avrebbe aiutato la mia lingua che di cose ne avrei vissute e bisogna fare esperienze nella vita se si vuole fare il nostro mestiere e non mi hai detto fidati e già il fatto che tu mi abbia chiamato scrittore è tanto per me che a milano ci sono venuto e che per venire a milano ho dovuto anche tagliarmi i capelli ben trenta centimetri di capelli dopo la bellezza di cinque anni e mezzo di resistenza astinenza e non per cercare un lavoro serio o altro che non ho mai creduto alla cazzata dellabito del monaco ma solo per il fatto che questo fottuto inquinamento me li ha resi paglia nel giro di poche settimane e allora via zac un bel taglio netto anche se poi appena sono tornato alla mia vecchia casa quella di ancona i miei neanche se ne sono accorti nonostante che per me sono praticamente unaltro del tutto irriconoscibile un po come è successo al cantante dei soundgarden chris cornell o una cosa del genere che appena è diventato famoso si è rapato tutto e a proposito di soundgarden voglio raccontare un piccolo aneddoto che sicuro nessuno mi crede ma io prima di tagliarmi i capelli assomigliavo al chitarrista dei soundgarden tanto è vero che ben due volte a bologna sono stato scambiato per lui lì allisola nel kantiere quando ancora cera lisola nel kantiere e quando ancora cerano i soundgarden e quando ancora cerano i miei lunghi capelli che comunque anche questo è un piccolo cambiamento uno di quei tanto sbandierati segni che si ostentano quando si vuole dare un taglio alla vita precedente e ripenso a tutto questo adesso che è luna di notte e ho da poco finito di lavare i piatti che splendida serata la festa che è da poco cominciata è già finita gli amici se ne sono andati via marina è in bagno che si prepara per andare a dormire e io guardo fuori dalla finestra e dico tra me e me è vero milano è una città viva che aiuterà la mia voce a venire fuori e a trovare nuovi tempi nuovi ritmi e io dovrò solo essere attento a guardare a guardare e a dosare con freddezza la passione come mi hai detto quel giorno al caffè del vicolo dosare con freddezza la passione mi ripeto questa frase anche in una notte come questa unaltra notte calda torrida e senza vento quel tipo di notte che spinge la gente a fare cose umide e segrete avevi proprio ragione dosare con freddezza la passione sennò non ci si diverte mi ripeto mentre passo la crema glysolid sulle mani screpolate dal detersivo per piatti |