Per anni in Italia il concetto di “podcast” è stato associato a quello di repliche radiofoniche on demand. Nient’altro che frammenti di programmi radio ascoltabili in differita. Pochissimi e sporadici erano i casi di chi produceva podcast dai contenuti originali, quasi inesistenti quelli che lo facevano in modo professionale. Al punto che, mentre sul mercato anglosassone il formato del podcast cresceva e si sviluppava (fornendo anche lo spunto per documentari e serie tv), da noi il pubblico medio in pratica ignorava l’esistenza del mezzo.
Dopo anni di assoluto deserto, finalmente le cose hanno cominciato a cambiare e in tempi recenti si è finalmente aperto un mercato attivo e vivace. Era anche ora.
In questo settore sta facendo un lavoro ottimo la piattaforma StorieLibere.fm che da oltre un anno produce podcast di grande qualità e tutti gratuiti (altre piattaforme, nate quasi in contemporanea, chiedono un abbonamento mensile e in un mercato ancora così nuovo a me pare un errore, anche se i loro consulenti marketing evidentemente la pensano diversamente). Quando Rossana De Michele e Gian Andrea Cerone, i fondatori del progetto, mi hanno proposto di collaborare (e StorieLibere era ancora solo un nome sulla carta, non esisteva neanche un ufficio e le riunioni si facevano al bar, come nella migliore tradizione delle imprese creative) ho fatto un salto sulla sedia perché erano anni che aspettavo che qualcosa del genere accadesse. (Il salto sulla sedia è solo una figura retorica: in realtà ero nei corridoi di “X Factor”, un giovedì pomeriggio a poche ore dalla diretta live, un momento di frenesia assoluta nel quale rispondevo a qualsiasi telefonata extra con “Ne riparliamo in altro giorno”. In questo caso invece, quando ho capito quello che Rossana mi stava proponendo, mi sono seduto su un divanetto e ho detto: “Spiegami la cosa per bene”. La curiosità era troppo forte e ha avuto la meglio sull’ansia contestuale. Ho accettato subito di lavorare per loro, in quella telefonata).
Il mio primo contributo per StorieLibere (e il mio primo approccio al mondo dei podcast) è stato con la serie “Esordienti”, un tutorial in sei puntate (più una extra registrata live) dedicato a coloro che cercano di approcciare il mercato editoriale senza averne una precisa conoscenza. Una serie di interviste a operatori del settore (editori, agenti letterari, redattori di riviste, direttori di scuole di scrittura e così via) e anche molti consigli di ordine pratico per aspiranti scrittori. Data la sua natura tecnica, era un progetto destinato a un pubblico specifico e mirato. Una specie di corso on line che continua a raccogliere ascoltatori, in maniera limitata ma costante. Va bene così. (Lo trovate qui)
Da pochi giorni è on line il mio nuovo podcast e stavolta è pensato per un pubblico assai più ampio, quello di coloro che amano leggere e sono sempre in cerca di buoni consigli. Il programma nasce anche dall’esperienza sviluppata su questo blog, dove i post con i suggerimenti letterari sono sempre i più letti e condivisi, facendomi capire come l’interesse su questo argomento sia sempre accesissimo.
Fin dal nostro primo incontro con Rossana e Gian Andrea avevo proposto di realizzare un podcast sui libri, ma ho impiegato mesi a trovare una formula che mi convincesse: intervistare gli scrittori mi sembrava banale e già sentito in mille varianti, le semplici recensioni potevano essere noiose, i dialoghi con critici o giornalisti letterari rischiavano di diventare troppo tecnici… La soluzione più semplice mi è arrivata dopo decine di ipotesi scartate, ed era tanto nitida che poi mi sono chiesto come non avessi potuto pensarci prima. Gli interlocutori migliori per un programma sui libri sono i librai, che coi libri e coi lettori vivono tutti i giorni, e in materia ne sanno più di chiunque altro.
Il podcast si chiama “Copertina” e comprende in ogni puntata un’intervista a uno dei tanti coraggiosi librai indipendenti sparsi per la penisola, che ci racconta della sua libreria, delle sue esperienze con i lettori, ma soprattutto consiglia i libri che ama di più. Ci sono inoltre alcuni miei suggerimenti di lettura e quelli di alcuni celebri scrittori.
L’intento che mi sono prefissato scrivendo questo podcast è che al termine dell’ascolto ognuno si ritrovi con un foglietto in mano sul quale si è annotato almeno un paio di titoli di andare a cercare in libreria il giorno dopo.
Tocca a voi adesso dirmi se accade davvero.
(Lo trovate qui)
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